venerdì 30 aprile 2021

Cesare Pavese e Bianca Garuf: Se qualcuno mi avesse veduto nel cuore, vi avrebbe trovato una struggente tenerezza per le cose e le presenze di quel tempo...

Gianni Berengo Gardin, Lido di Venezia 1958
Se qualcuno mi avesse veduto nel cuore, vi avrebbe trovato una struggente tenerezza per le cose e le presenze di quel tempo, per la calda ricchezza di quella vita, e i silenzi, gli sguardi, le risate, gli incontri - un entusiasmo di speranza - e al centro un vuoto uno sgomento un'angoscia…

Da: “Fuoco grande – cap. VII – Pag. 38 - Giulio Einaudi editore - 2008 - ”, di Cesare Pavese e Bianca Garuf

Piero Calamandrei: La libertà, intesa come insopprimibile dignità di ogni persona...

Testa della Statua della Libertà dal web
La libertà, intesa come insopprimibile dignità di ogni persona in sé considerata come uguale alle altre, significa necessariamente diritto di partecipare alla formazione delle leggi in regime di libertà: libertà di ogni cittadino di contribuire colla propria libera personalità a quella delimitazione della libertà che è la legge.


In: “Non c'è libertà senza legalità - 11. Partecipazione dei cittadini alla formazione delle leggi. Libertà di partecipazione alla lotta politica come condizione della legalità - Laterza & Figli- 2019 –“, di Piero Calamandrei

domenica 25 aprile 2021

Antonio Gramsci: essere partigiano della libertà in astratto non conta nulla...

Dal Web (Isbrec)
...essere partigiano della libertà in astratto non conta nulla, è semplicemente una posizione da uomo di tavolino che studia i fatti del passato, ma non da uomo attuale partecipe della lotta del suo tempo.

In: “Quaderni dal carcere - Q15 §36 Passato e presente - .”, di Antonio Gramsci

 

Lanza Del Vasto: La liberazione della testa è la saggezza...

Nikolaos Gyzis (1842-1901)
La liberazione della testa è la saggezza.
La liberazione del cuore è l'amore.
La liberazione dei sensi è la bellezza.
La liberazione dell'atto è il rito.

In : “ Principi e precetti del Ritorno all'evidenza - Della Liberazione del sacrificio – CXCIII - Gribaudi Torino -1972”, Di Lanza Del Vasto

Friedrich Nietzsche: ...si è un frammento di destino

Nikolaos Gyzis (1842-1901)

Noi abbiamo inventato il concetto di «scopo»: nella realtà lo scopo manca... Si è necessari, si è un frammento di destino, si appartiene al Tutto, si è nel Tutto…

In: “Crepuscolo Degli Idoli o Come si filosofa col martello (1888) - I quattro grandi errori - Traduzione di Mirella Ulivieri - Newton Compton – 2010 – “ di Friedrich Nietzsche

 

 

domenica 18 aprile 2021

Norberto Bobbio: Non tutto ciò che è desiderabile e meritevole di essere perseguito è realizzabile...

Particolare di Simone lo Zelota di Rubens
Non tutto ciò che è desiderabile e meritevole di essere perseguito è realizzabile. Per la realizzazione dei diritti dell’uomo occorrono spesso condizioni obiettive che non dipendono dalla buona volontà di coloro che li proclamano né dalle buone disposizioni di coloro che presiedono ai mezzi per proteggerli. Anche il piú liberale degli stati si trova nella necessità di sospendere alcuni diritti di libertà in tempo di guerra; cosí come il piú socialista degli stati non sarà in grado di garantire il diritto ad un’equa retribuzione in tempo di carestia.

Da: “L’età dei diritti - Giulio Einaudi editore – 1997-”, di Norberto Bobbio

Socrate: Ora, caro Alcibiade, anche l’anima, se vuole conoscere se stessa, dovrà fissare un’anima...

Pompeo Marchesi, Socrate invita Alcibiade ad uscire da una casa di cortigiane
Socrate: Ora, caro Alcibiade, anche l’anima, se vuole conoscere se stessa, dovrà fissare un’anima, e soprattutto quel tratto di questa in cui si trova la virtù dell’anima, la sapienza, e fissare altro a cui questa parte sia simile…

In: “Platone Opere complete Vol. IV. - Alcibiade I - traduzione di Piero Puccio - Biblioteca Universale Laterza -2001- “, di Platone





 

sabato 17 aprile 2021

Antonia Pozzi: Io fui nel giorno alto che vive oltre gli abeti...

Carlo Fornara- Da una leggenda alpina - 1902
Io fui nel giorno alto che vive oltre gli abeti,
io camminai su campi e monti di luce -
Traversai laghi morti - ed un segreto canto mi sussurravano le onde prigioniere -
passai su bianche rive, chiamando a nome le genziane sopite -
Io sognai nella neve di un'immensa
città di fiori
sepolta -
io fui sui monti
come un irto fiore -
e guardavo le rocce,
gli alti scogli
per i mari del vento -
e cantavo fra me di una remota
estate, che coi suoi amari
rododendri

m'avvampava nel sangue - 1° febbraio 1934

Nevai, in: “ Parole Diario di poesia 1930/193 - A. Mondadori – 1948 –“, di Antonia Pozzi

Friedrich Nietzsche: Quando mi stancai del cercare Imparai il trovare...

Vento, Vincent van Gogh
Quando mi stancai del cercare
Imparai il trovare.
Dacché un vento mi si contrappose,
Veleggio con tutti i venti.

In: “La Gaia Scienza, Idilli Di Messina - 2 La mia felicità - A cura di Sossio Giametta - BUR Classici del Pensiero luglio - edizione digitale 2013 ”, di Friedrich Nietzsche

Antonio Gramsci: I laici hanno fallito al loro compito storico di educatori ed elaboratori della intellettualità e della coscienza morale del popolonazione...

Dal Web

I laici hanno fallito al loro compito storico di educatori ed elaboratori della intellettualità e della coscienza morale del popolonazione, non hanno saputo dare una soddisfazione alle esigenze intellettuali del popolo: proprio per non aver rappresentato una cultura laica, per non aver saputo elaborare un moderno «umanesimo» capace di diffondersi fino agli strati più rozzi e incolti, come era necessario dal punto di vista nazionale, per essersi tenuti legati a un mondo antiquato, meschino, astratto, troppo individualistico o di casta.

In: “Quaderni dal carcere - Q21 §5 Concetto di «nazionalepopolare» - .”, di Antonio Gramsci

domenica 11 aprile 2021

Paul Valéry: Ho una mente, amico mio, davvero sciagurata, mai certa di aver compreso quello che ha inconsapevolmente compreso...

Dal Web
Ho una mente, amico mio, davvero sciagurata, mai certa di aver compreso quello che ha inconsapevolmente compreso. Distinguo a fatica ciò che è chiaro senza il riflesso di ciò che è realmente oscuro...

Da: “Monsieur Teste - Lettra di un amico 1 - Traduzione Di Clarissa Martini – SE – 2017 -“, di Paul Valéry

Walter Benjamin: Avvertire l’aura di una cosa significa dotarla della capacità di guardare...

Johannes Vermeer
Chi è guardato o si crede guardato alza gli occhi. Avvertire l’aura di una cosa significa dotarla della capacità di guardare.

In: “Angelus Novus –Saggi e frammenti - A cura di Renato Solmi - Giulio Einaudi editore - 1995 “, di Walter Benjamin

José Ortega Y Gasset: ... viviamo in un tempo che si sente meravigliosamente in grado di realizzare, sebbene non sappia cosa realizzare...

Matthew Spiegelman
... viviamo in un tempo che si sente meravigliosamente in grado di realizzare, sebbene non sappia cosa realizzare. Domina tutte le cose, ma non è padrone di se stesso. Si sente smarrito nella sua stessa abbondanza. Con più mezzi, più sapere, più tecniche, il mondo attuale procede come il più infelice che mai ci sia stato: alla deriva.

In: “La ribellione delle masse - pag. 77-  traduzione di Salvatore Battaglia e Cesare Greppi - SE -  2001 - ”, di José Ortega Y Gasset

Sándor Márai: La massa – feccia umana ben stirata e profumata, che ha un corpo, dei nervi, facoltà di linguaggio, ma non ha più un’anima...

Il Ratto di Proserpina di Bernini

La massa – feccia umana ben stirata e profumata, che ha un corpo, dei nervi, facoltà di linguaggio, ma non ha più un’anima. Che cos’è l’anima? Un organo, un organo immateriale in grado di rispondere a Eros, il grande e autentico Eros, conduttore elettrico tra il mondo ed Eros, grazia e prodigio. Che ne sanno tutti questi di Eros?

Da: “Il gabbiano - Pag. 25 - Traduzione di Laura Sgarioto- Adelphi – 2011 – “, di Sándor Márai

Eugenio Borgna: La solitudine è una metafora del silenzio...

Adam de Coster
La solitudine è una metafora del silenzio, e il silenzio una metafora della solitudine: l’una intrecciata con l’altra, e l’una distinta dall’altra.

Da “ la solitudine dell'Anima - Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano - novembre 2013” di Eugenio Borgna

lunedì 5 aprile 2021

Ivo Andrić: la vita era dinanzi a loro come un oggetto, come un palcoscenico per i sensi messi in libertà...

Dal Web
...la vita era dinanzi a loro come un oggetto, come un palcoscenico per i sensi messi in libertà, per le sensate curiosità e per le appassionate imprese che non conoscevano limiti. Tutte le strade erano aperte davanti a loro, e si dilatavano all’infinito; sulla maggior parte di quelle strade non misero mai piede, eppure un inebriante piacere della loro vita consisteva nel fatto che essi avrebbero potuto (almeno in teoria) scegliere quella che avessero voluto e passare dall’una all’altra.

Da: “ Il ponte sulla Drina - Cap XVI – Traduzione di Bruno Meriggi - ARNOLDO MONDADORI EDITORE - 1960 - “, di Ivo Andrić

Arthur Schopenhauer: A ogni evento della nostra vita l’« è » appartiene solo per un attimo...

Gherardo delle Notti
“A ogni evento della nostra vita l’« è » appartiene solo per un attimo, poi gli apparterrà per sempre il « fu ». Ogni sera, siamo più poveri di un giorno. Nel vedere scorrere questo nostro breve periodo di tempo potremmo diventar pazzi, se nel più profondo recesso della nostra essenza non vi fosse la segreta coscienza che ci appartiene la sorgente inesauribile dell’eternità, per poter rinnovare con essa continuamente il tempo della vita.

Da: “Parerga e Paralipomena – Tomo 2°– Cap. XI Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza – 143 - pag. 144 - Traduzione di Mazzino Montinari – Adelphi - 2007 “, di Arthur Schopenhauer

domenica 4 aprile 2021

Eraclito: Questo cosmo, lo stesso per tutti, non è opera di nessuno degli dei né degli uomini, ma sempre è stato, è e sarà...

Gerard Dou, L’Astronome à la chandelle
Questo cosmo, lo stesso per tutti, non è opera di nessuno degli dei né degli uomini, ma sempre è stato, è e sarà; un fuoco sempre vivo, che in uguale misura si accende e si spegne.

Da:" Frammenti - Fr. 29 [30 DK; 51 Marc.] - a cura di Francesco Fronterotta - BUR Classici greci e latini - aprile 2013 - ", di Eraclito 

Lev Tolstoj: Agisci verso gli altri come tu vuoi che gli altri agiscano verso di te...

Sono duemila anni che agli uomini è stata rivelata questa legge divina: Agisci verso gli altri come tu vuoi che gli altri agiscano verso di te; o come è espressa dal saggio cinese Confucio: Non fare agli altri ciò che non vuoi che altri ti faccia. [...]
Parrebbe che, da molto tempo, gli uomini dovrebbero agire in tal modo, poiché questa legge è stata espressa quasi simultaneamente da Confucio, da Budda, da un saggio ebreo, Hilel, e da Cristo.[...]
Pur tuttavia, duemila anni sono trascorsi e non soltanto gli uomini non obbediscono a questa legge e non la insegnano ai figli, ma la maggior parte non la conoscono neppure, e se la conoscono, la credono o non necessaria o irrealizzabile.

Da: “Il risveglio interiore - L’unico mezzo – III - Traduzione a cura degli Amici di Tolstoj – Incontri Editrice – 2011 - “, di Lev Tolstoj

Platone: Anche, tu, misero, sei una di queste e la parte che tu rappresenti sempre mira e tende al tutto...

Alberto Giacometti
Anche, tu, misero, sei una di queste e la parte che tu rappresenti sempre mira e tende al tutto, anche se infinitamente piccola, e su ciò a te sfugge che ogni nascer di vita avviene per questo, e cioè affinché nella vita del tutto sia presente un essere della felicità, e non per te viene ad essere quella generazione, ma tu per il tutto. E infatti ogni medico, ogni esperto artigiano compie ogni sua opera in funzione della totalità, e la parte egli compie, tendente quella a ciò che è il più grande bene [d] comune, in funzione del tutto, non il tutto in funzione della parte.

In: “Platone Opere complete Vol. VII. - Leggi - Libro X - 903c. - traduzione di Attilio Zadro - Biblioteca Universale Laterza -2001- “, di Platone

sabato 3 aprile 2021

Antonia Pozzi: Radici profonde nel grembo di un monte...

Alfons Walde

Radici
profonde nel grembo di un monte
conservano un sepolto segreto
di origini –
e quello per cui mi riapro
stelo
di pallide certezze.

In: "Parole - Ancora - 2012 - frammento di: radici 15 febbraio 1935 -", di Antonia Pozzi