sabato 7 ottobre 2017

Antonio Gramsci: ... porsi da un punto di vista «critico», l’unico fecondo nella ricerca scientifica...

Robert Capa (Ritratto dalla fotografa Gerda Taro)
Nell’impostazione dei problemi storicocritici, non bisogna concepire la discussione scientifica come un processo giudiziario, in cui c’è un imputato e c’è un procuratore che, per obbligo d’ufficio, deve dimostrare che l’imputato è colpevole e degno di essere tolto dalla circolazione. Nella discussione scientifica, poiché si suppone che l’interesse sia la ricerca della verità e il progresso della scienza, si dimostra più «avanzato» chi si pone dal punto di vista che l’avversario può esprimere un’esigenza che deve essere incorporata, sia pure come momento subordinato, nella propria costruzione. Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell’avversario (e talvolta è avversario tutto il pensiero passato) significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore, di cieco fanatismo ideologico), cioè porsi da un punto di vista «critico», l’unico fecondo nella ricerca scientifica.

In: “Quaderni dal Carcere (Q10 §24 Introduzione allo studio della filosofia )”, di Antonio Gramsci


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