domenica 20 gennaio 2019

Lucio Anneo Seneca: Ci può essere qualcosa di più stolto di chi si vanta del proprio prevedere?

Don Hong-Oai
Ci può essere qualcosa di più stolto di chi si vanta del proprio prevedere? Tali persone non fanno che impegnarsi tremendamente e per meglio vivere spendono la vita nell’organizzarla. I loro pensieri non si volgono che a ordinare il futuro, ma ciò costituisce il massimo spreco che si possa fare dell’esistenza: il continuo rinviarla ci toglie ciascuno dei giorni che via via ci vengono offerti, ci strappa il presente e ci promette cose che appartengono solo al futuro. Il maggior ostacolo al vivere è l’attesa: tutta rivolta al domani, non fa che perdere l’oggi. Ti dai premura di disporre quanto è solo possesso del destino e ti lasci sfuggire ciò che hai in mano. Dove guardi, dove stendi le tue mire? Ciò che dovrà accadere è in balìa dell’incertezza: godi dunque del presente.

In: "De brevitate vitae (IX)", di Lucio Anneo Seneca

Nessun commento:

Posta un commento