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Colui che mente a se stesso e dà ascolto alla propria menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro se stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per se stesso e per gli altri. Costui, non avendo rispetto per nessuno, cessa di amare e, incapace di amare, per distrarsi e divertirsi si abbandona alle passioni e ai piaceri volgari e nei suoi vizi tocca il fondo della bestialità, e tutto questo a causa dell’incessante menzogna nei confronti degli altri e di se stesso.
In: “ I Fratelli Karamazov (Libro secondo - II Un vecchio buffone - Traduzione dal russo di Maria Rosaria Fasanelli - Garzanti Editore - edizione 1999 )”, di Fëdor Dostoevskij
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