domenica 10 febbraio 2019

Cesare Pavese: E il mio povero amico accusava il destino che li tiene inchiodati alla pialla e alla mazza a nutrire due vecchi, non chiesti


Nicholas Roerich
E il mio povero amico accusava il destino
che li tiene inchiodati alla pialla e alla mazza
a nutrire due vecchi, non chiesti.

D’un tratto gridò

che non era il destino se il mondo soffriva,
se la luce del sole strappava bestemmie:
era l’uomo, colpevole. Almeno potercene andare,
far la libera fame, rispondere no
a una vita che adopera amore e pietà,
la famiglia, il pezzetto di terra, a legarci le mani.

Da: “Lavorare stanca ([30 agosto - 11 settembre 1932] frammento di Fumatori di carta ), di Cesare Pavese

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