sabato 16 febbraio 2019

Fëdor Dostoevskij: Non c’è niente di più furbo, che essere se stesso, perché nessuno ci crede...

Ben Goossens
Non c’è niente di più furbo, che essere se stesso, perché nessuno ci crede. Devo confessare che volevo assumere la parte dell’imbecille, perché fare l’imbecille è più facile che essere se stesso; ma poiché l’imbecille è in ogni caso un eccesso e gli eccessi suscitano curiosità, mi sono fermato sull’idea di essere me stesso. Ebbene qual è il mio vero volto? L’aurea mediocrità: né sciocco, né intelligente, abbastanza povero di talento e piovuto dalla luna, come dicono qui le persone benpensanti, non è vero?

Da: “I demoni (Parte seconda – cap. 1 -3 -)”, di Fëdor Dostoevskij

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