domenica 15 maggio 2022

Fëdor Michajlovič Dostoevskij: Senti che alla fine si stanca, si esaurisce in un’eterna tensione, quella inesauribile fantasia...

Masao Yamamoto
Senti che alla fine si stanca, si esaurisce in un’eterna tensione, quella inesauribile fantasia, perché ti fai uomo, perdi i tuoi precedenti ideali: essi si frantumano in polvere, in pezzi; se non hai un’altra vita, allora ti tocca costruirla con quei pezzi. Ma nel frattempo l’anima chiede e vuole qualcos’altro! E il sognatore fruga invano, come nella cenere, nei suoi vecchi sogni, cercando in quella cenere almeno una scintilla, per soffiarci sopra, per scaldare al fuoco rinnovato un cuore ormai freddo e ridestare in esso tutto ciò che prima gli era caro, che toccava l’anima, che faceva ribollire il sangue, che strappava le lacrime dagli occhi e ingannava tanto magnificamente!

In: " Dostoevskij, Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo - Le notti bianche - Notte seconda - Traduzione di Luisa De Nardis - Newton Compton editori s.r.l. - Edizione ebook luglio 2011 - ", di Fëdor Michajlovič Dostoevskij

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