![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRMdURR9VzTxi0kGLQjcE5vYwCMC4osaSk1MaPbHQvXQhn_b3OSCQYqvrc-eNaX-a13GfIP9ITme0hsUZ9VhdOv6NGwnd45Qq8aheoj66mmvuQBwFp0qPjxXpimWPWRoTH20-UAIFD05bfWe5toqhOFwwB1uVHnnBqvVfyuic-wltn0MZINXFu14Q8LK4/s320/Q6%20%C2%A7203%20Passato%20e%20presente..jpg) |
Alexander Sviridov |
Un’opinione diffusa è questa: che mentre per i cittadini l’osservanza delle leggi è un obbligo giuridico, per lo «Stato» l’osservanza è solo un obbligo morale, cioè un obbligo senza sanzioni punitive per l’evasione. Si pone la quistione: che cosa si intende per «Stato», cioè chi ha solo l’obbligo «morale» di osservare la legge e non si finisce mai di constatare quanta gente crede di non avere obblighi «giuridici» e di godere dell’immunità e dell’impunità.
In: “Quaderni dal carcere - Q6 §203 Passato e presente - Edizione digitale 2014 - Youcanprint Self-Publishing - ”, di Antonio Gramsci
Nessun commento:
Posta un commento