sabato 16 gennaio 2016

Herman Hesse: Noi tracciamo sempre troppo stretti i limiti della nostra personalità.

Marc Chagal "Il Concerto"
«Noi leghiamo sempre troppo stretti i limiti della nostra personalità. Attribuiamo alla nostra persona soltanto ciò che ci appare individualmente diverso e differente. Ma noi, ognuno di noi è tutto il complesso del mondo, e come il nostro corpo ha in sé le tavole genealogiche dello sviluppo su su fino al pesce e più indietro ancora, così abbiamo nell’anima tutto ciò che mai è vissuto in anime umane. Tutti gli dèi e i diavoli che sono esistiti sia tra i greci e i cinesi, sia fra gli zulu, tutti sono dentro di noi come possibilità, come desideri o vie d’uscita. Se l’umanità si estinguesse tutta, tranne un unico bambino di mediocre intelligenza che non avesse avuto alcuna istruzione, questo bambino ritroverebbe intera la via delle cose e saprebbe riprodurre tutto, dèi e demoni, paradisi, leggi e divieti, antichi e nuovi testamenti.»
«Bene» obiettai. «Ma in che consiste allora il valore dell’individuo? A che scopo fare sforzi se abbiamo già tutto compiuto dentro di noi?»
«Un momento!» gridò Pistorius. «C’è una bella differenza tra l’avere il mondo dentro di sé ed esserne anche consapevoli!

In : "Demian - Storia della giovinezza di Emil Sinclair -(V. L’uccello lotta per uscire dall’uovo)", di Hermann Hesse

Nessun commento:

Posta un commento