sabato 10 giugno 2017

José Ortega y Gasset: Siamo eroi, combattiamo sempre per qualcosa di lontano e calpestiamo, passando, aromatiche viole...

Gustav Klimt
La circostanza! Circum-stantia! Le cose mute che stanno più immediatamente intorno a noi. Molto vicino, molto vicino a noi levano le loro tacite fisionomie con un gesto di umiltà e desiderio, quasi bisognose che accettiamo la loro offerta e insieme vergognose per la semplicità apparente del loro dono. E camminiamo tra loro, ciechi nei loro riguardi, fisso lo sguardo su remote imprese, proiettati alla conquista di lontane città schematiche. Poche letture mi hanno commosso quanto quelle storie in cui l’eroe avanza impetuoso e diritto come una freccia verso una meta gloriosa, senza far caso che gli cammina accanto, con volto umile e supplicante, la donzella anonima che lo ama in segreto, portando nel suo bianco corpo un cuore che arde per lui, brace gialla e rossa su cui si bruciano aromi in suo onore. Vorremmo fare un segno all’eroe perché piegasse un momento lo sguardo verso quel fiore acceso di passione che si alza ai suoi piedi. Tutti, in varia misura, siamo eroi e tutti suscitiamo umili amori intorno. Io sono stato un lottatore, il che vuol dire: sono stato un uomo, esclama Goethe. Siamo eroi, combattiamo sempre per qualcosa di lontano e calpestiamo, passando, aromatiche viole.

In: “Meditazioni del Chisciotte” di José Ortega y Gasset

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