lunedì 1 maggio 2017

Fernando Pessoa: Lo stesso Io, quello di ciascuno di noi, è forse una dimensione divina...



Catrin Welz Stein
Forse si scoprirà che quello che chiamiamo Dio, e che è così evidentemente su un piano diverso da quello della logica e della realtà spaziale e temporale, è un nostro modo di esistere, una sensazione di noi stessi in un’altra dimensione dell’essere. Questo non mi pare impossibile. Anche i sogni saranno forse ancora un’altra dimensione in cui viviamo o un incrocio di due dimensioni; così come un corpo vive in altezza, larghezza, lunghezza, allo stesso modo i nostri sogni, chissà, vivranno in ideale, io e spazio. Nello spazio grazie alla loro rappresentazione visibile; nell’ideale grazie alla loro presentazione di genere diverso dalla materia; nell’io grazie alla loro intima dimensione di essere nostri. Lo stesso Io, quello di ciascuno di noi, è forse una dimensione divina.


Da “Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares (63 58 [1914?])” di Fernando Pessoa

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