domenica 16 aprile 2017

Elias Canetti: Così la foresta è divenuta simbolo di “raccoglimento”...

Gustav Klimt
La direzione nella quale la foresta trascina gli sguardi degli uomini, è la direzione del suo divenire: la foresta cresce continuamente verso l’alto. L’eguaglianza dei tronchi è approssimativa: è appunto un’eguaglianza di direzione. Chi si trova nella foresta, si sente al sicuro; egli non è nel punto più alto della foresta, in perenne crescita, né nel punto più fitto. Ma proprio il folto della foresta lo ripara, e quel folto sta sopra il suo capo. Così la foresta è divenuta simbolo di “raccoglimento”. Essa costringe l’uomo a guardare in alto, riconoscente per la protezione che riceve di lassù. Levare lo sguardo su molti tronchi, diviene in ogni senso guardare in alto. La foresta anticipa la sensazione della chiesa, lo stare dinanzi a Dio tra colonne e pilastri. La sua espressione più regolare e più completa è la volta della cattedrale: tutti i tronchi sono coinvolti in una suprema e inscindibile unità.

In: "Massa e potere (Pag. 101)", di Elias Canetti

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